Da Cat per anonimo

Avere per le mani le chiavi di casa e aprire la porta. Entrare. E vedere che le stanze, piccole e ben arredate, sono vuote. Vuote di persone, piene solo di me, solo della mia presenza. Nessun’altra ce n’è.
Mangiare un boccone. Fuori piove. Per non farsi vincere dall’agonia tentare di far qualcosa: guardare un film, leggere buone pagine di un libro che un tempo ha suscitato emozioni. Ma il film finisce e le pagine rimangono in gola.
Perchè?
Per l’angoscia. Avere tutto e sentirsi padrone di niente. Non una carezza, amici pochi e spersi, ognuno a cercare di trovare una strada. Ricordare che, le donne, per destino, per colpa o per scherzo, sono sogni lontani. E sedermi sul divano, sentire la pioggia, guardare le luci della città, e pensare…
Che là fuori c’è vita, con le sue trasgressioni, le sue contraddizioni. Ma vita.
Gli innamorati si accarezzano, fanno l’amore. Un uomo sente di essere importante, si sente riscaldato dalle parole.
Ce ne saranno tanti così, sotto quelle luci.
Io no. Non so di cosa parlo, non conosco queste sensazioni. Pur sapendo di poter piacere e sapendo di essere più vero di altri, ecco che a poco a poco l’aridità si impossessa di me. E i ricordi, veri padroni di casa mia, mi ricordano di quando fui ragazzo. Di quando c’era ancora una speranza di non essere solo, di vivere la vita con le sue contraddizioni e i suoi dolori, ma pur sempre con le sue tenerezze.
Ma ora no. Ora è solo la pioggia che cade. Una casa vuota. Una vita buttata. Delle luci fuori dalla finestra. E un grido disperato per cacciare l’angoscia… domani è un altro giorno. Ma quanti giorni uguali.
Solo, senza un amore, trattato con indifferenza, come un appestato. E odiare tutto.
Volersi fare pioggia per essere lì fuori e vivere. Poi cadere, ma sapendo che si arriva dal cielo.
E invece rimanere qui, sul divano. E guardare.
Guardare verso luci sotto cui qualche innamorato starà accarezzando la sua bella…
E domani è un altro giorno.

21 risposte Pagina 5 di 5

Immagine mittente anonimo
Da Cat

Anonima: ti faccio gli auguri più sinceri per il tuo tumore. Sul serio. Spero e credo che tu potrai trovare chi apprezzera te esattamente per come meriti e che risolverai questo problema definitivamente.
Ma cerca di non pensare che l’unico pensiero giusto è il tuo perchè sei l’unica a poter parlare.
Io mi potrò anche sputare in faccia, ma continuerò a pensarla come la penso.
Tu invece dovresti diventare più sensibile, capire i pensieri e accettare i paradossi.
Ripeterei quella frase che hai riportato. Non lo farei mai naturalmente. Ma ogni tanto mi sento come ho scritto.
E allora? Devo darti conto di cosa penso????
Forse hai ancora molto da imparare oppure per te l’amore è sempre stato qualcosa di dovuto.
Impara di più ad ascoltare e meno a parlare.

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