A Ishtar:
Nobili e profonde parole. Io non scrivo quello che penso del cristianesimo perché non voglio offendere chi ci crede, ma posso suggerire una lettura di estremo interesse. “Genealogia della morale” di F. Nietzsche. Tanto per non limitarsi alle Sacre Scritture e ascoltare un punto di vista diverso…

Penso che Ishtar abbia già letto Nietzsche;è palese.Ma c’è anche qualcosa di Feurbach e forse Freud…no ? 😛

A Nicola:
Sì; anche io ho avuto questa impressione. Infatti ho citato la “Genealogia” proprio per quello. Nietzsche è stato il più grande psicologo del cristianesmo… e dei cristiani !
Ma io ho il dubbio che tu mi abbia scambiato per un mio omonimo che ha inserito un messaggio qualche giorno fa.
Se hai voglia di parlare sono a tua disposizione. Penso che ti debba registrare con un nick per potermi contattare al mio indirizzo di posta elettronica. Il mio è Marquito.
Ora speriamo che non arrivi l’esorcista 🙂

Orbene, da dove comincio? devo spiegare il concetto dell’uomo quale bizzarra creatura? Mio ottimo Marco, vedi se te la prendi con qualcuno evidentemente ne riconosci l’esistenza, mica te la puoi prendere con chi non esiste, ma forse questa è già una bizzarria non ti pare! Siamo serii: vedi ognuno di noi è un giurista istintivo, perciò se qualcosa o qualcuno l’ha ferito, ovviamente starà male e in un certo senso cercherà vendetta, ma anche ottenendola non avrà mai la soddisfazione che sperava, gli mancherà sempre qualcosa, almeno fino a quando non scoprirà di essere figlio di Dio. Ma questo è un percorso molto lungo, però tutta la vita basta sempre per scoprirlo. Sull’Inferno ad un’altra volta, a dire il vero non sono proprio un esperto, mi occupo di più del Paradiso… “ma già volgea il mio disirio e il velle, come rota che igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle” Dante Paradiso canto XXXIII ultima parte… mi pare… a presto

A Sensation:
lungi da me voler cavillare, ma quando ho risposto ai vostri interventi io ho assunto il vostro punto di vista (quello di chi crede in Dio) proprio per poterlo confutare meglio. Si chiama “reductio ad absurdum”; immagino che tu sappia di cosa si tratta…
Io posso solo ribadire quello che ho già scritto. Voi prendete alcuni testi, scritti migliaia di anni fa, e in modo totalmente arbitrario decidete che sono ispirati da Dio e che contengono la Verità Assoluta. In questo atteggiamento non intravedo il minimo spirito critico, il minimo interesse storico e/o filologico, il minimo amore per la verità. Quei testi sono ispirati da Dio e sono la Verità con la V maiuscola. Punto. Un po’ troppo per chi è abituato a dubitare perfino di se stesso…
Mi impressionano molto le vostre granitiche certezze. E visto che hai dichiarato di intenderti di paradiso più che di inferno ti lascio con una citazione di Oscar Wilde: “Preferisco il Paradiso per il clima; l’Inferno per la compagnia”.