Ma certo che nasciamo diversi. Siamo tutti diversi. E non credo che vi siano nulla di male nella diversità.
Il problema è che spesso, oggi come in passato, la diversità può essere messa all’indice e determinare l’emerginazine dello sfortunato che rientra nella categoria dei “diversi”
Per fortuna nella nostra società vi sono dei forti antidoti contro la discriminazione e l’emarginazione, anche se ultimamente servirebbe un’altro bel vaccino di massa, specie per il nostro paese.
In fondo le società sono come un pendolo che oscilla tra conformismo ed anticonformismo, eccentricità e convenzionalità, ma indubbiamente oggi, nonostante tutto, penso vi siano molti più spazi di libertà per ognuno di noi rispetto ad un tempo.
Non esistono dunque persone “normali” e “diverse” esistono solo persone.
IL problema sta nel fatto, forse, che nell’oscillazione di cui parlavo, non è semplice avere l’agilità necessaria per non rimanervi intrappolati.. e qui ricadiamo nel caso singolo e particolare.
La tua sofferenza nasce dal fatto, credo, che oggi giorno quell’oscillazione è molto brusca perchè l’individualismo dei nostri tempi ha accentuato la contrapposizione tra l’io e gli altri, l’io e la massa.
L’essere sè stessi rischia così di diventare un’essere contro tutti gli altri, e non più un’essere sè stessi INSIEME agli altri.
Però ti voglio anche dire che se da un lato l’epoca nostra è responsabile di questi così aspri conflitti, dall’altro le paure personali certo non aiutano a superarli.
E tu hai paura. E perciò il senso che ritrovi nella tua casa, o tana, non può che lasciarti frustrato.
Per quanto male possano fare i pugni della solitudine evidentemente sono meno violenti di quelli che temi possa sferrarti il mondo che tu percepisci così ostile là fuori.
Perciò ti raggomitoli su te stesso.
Questa però non può essere la soluzione del problema. perchè non provare a bussare alla porta del vicino? magari anche lui si chiude ed è scontroso perchè ha le tue stesse paure, non perchè è realmente cinico o indifferente.
Perchè non provi tu a stendere la mano? Perchè non provi tu ad iniziare una conversazione, a picconare il muro d’incomunicabilità che ti separa dagli altri? in fondo la storia mostra che non esistono muri invalicabili. Gli imperi cadono, 18 anni fa il muro che divideva Berlino e L’Europa in due, è caduto.
Perchè non credere che noi, nel nostro piccolo, non si sia capaci di abbattere il nostro piccolo muro di cinta? L’uomo non è destinato a vivere nella cecità di cunicoli sotterranei ma alla luce del sole.
Ci vuole coraggio amico, lo so. Ed anche un pò di fortuna, di bravura ed intelligenza. Ed alla fine l’esito non è scontato, potresti trovarti ancora solo. Ma almeno, alla fine del percorso, avrai trovato te stesso ed allora la tua casa non avrà più finestre sprangate ma porte sempre aperte sul mondo, perchè almeno non avrai più paura, e sarai sempre pronto ad accogliere ciò che di buono ti riserverà ogni nuovo giorno. Non lasciare che le tue paure ti tengano ancora prigioniero.
Reagisci finchè sei giovane.
Buona fortuna.