La sensazione è quella che a nessuno gliene freghi niente di me. Nonostante io mi sia sempre data da fare, mi piace lavorare, ma a livello umano non riesco più ad aprirmi sinceramente con i colleghi. Frutto di passate fregature. Da tempo quindi cerco di rispettare tutti, con educazione, svolgendo il mio lavoro nel migliore dei modi (perché così piace a me).
Appena provo ad aprirmi, sembra che il mio carattere dia fastidio. È vero, sono esuberante, aperta e allegra. In un mondo circondanto da gente incazzata o deprimente ( sul lavoro) temo d essere considerata una pecora nera. O mosca bianca.
Perciò quando poi me ne vado perché l ambiente non mi sa stimoli…e dove comunque ho dato tutte le mie energie, senza portare a casa nessun riconoscimento a livello umano, rimango sempre male considerando il fatto che poi a nessuno freghi niente.Un po’ è la conferma che faccio bene. Un po’ mi delude.
Per assurdo chi lavora peggio, ha meno capacità, o semplicemente meno voglia, ma è più arrogante, porta a casa più di me
Consigli?
Dovrei forse fregarmene di più, lavorare meno e sbattermi di meno?
Grazie
6 risposte Pagina 2 di 2
Se invece si riferisse all’anonimato di persone invidiose. Non esiste perché queste persone si sono palesate fin dall’inizio mostrando da subito la loro vuotezza interiore, sia come spessore Dis-Umano che incapacita’ lavorative.
Ma tant’è, sono giunta alla conclusione che…peggio per loro.
La mia vita prosegue sicuramente sempre su valori soldi e saldi.
Certezze Ormai.
Buona Serata
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