Vorrei dire a quelle persone che nel corso della mia vita si sono allontanate a causa della mia malattia, che tutto quello che avete apprezzato di me prima che mi sentissi male, dipende proprio dalla mia malattia. Se io sono quella che sono, se ho questa personalità effervescente, dipende dal mio problema. Se ho un’intelligenza sopra la media ce l’ho perché bipolare. Se sono creativa, lo sono perché bipolare. Se non ho senso del pericolo o limiti, se ho questo grande entusiasmo nei confronti della vita e mille passioni le ho perché bipolare. Se siete rimasti ammaliati dai miei discorsi e dalla mia loquacità, poiché come direbbe una mia cara amica brillo nella conversazione, è perché ho questa marcia in più. Una carica positiva fino a che viene tenuta sotto controllo. Una carica emozionale che ti fa sentire il doppio e vivere tutto più intensamente. Certo il rischio che diventi una miccia esplosiva c’è sempre, difficile invece che si traduca in momenti down. Ma quello che avete disprezzato o che vi ha fatto storcere il naso, tutto quello che a volte vorrei cambiare anche io per una sana normalità, senza virate d’umore sulle montagne russe, è ciò che sono. E che mi rende in fondo unica.
