Sono sotto schock. Completamente apatico. Non so cosa fare perchè diciamocelo chiaramente, cosa c’è da fare?? Che cosa voglio? Che cosa potrei fare? Il kamikaze? Un’ altra volta? No basta. Per quanto sia sempre stato un idiota e un imbranato a livelli osceni nella mia vita privata ho sempre avuto un grande talento nel capire le persone: di cosa avevano bisogno, che cosa volevano sentirsi dire… Certo, lo capivo, ma rare volte questa cosa mi è stata d’aiuto. e ora sono qui, a mezzanotte e mezza in piena crisi d’ansia per un niente. Alle prese con l’unica persona che non ho mai lontanamente capito, me stesso. Comincio a pensare di avere qualche malattia mentale. Vorrei poter fare qualcosa, poter dire: ehi si questa è la cosa giusta da fare. Ma la faccia tosta e il mio ruspante ottimismo in qualche anno si sono trasformati in una flemma incredibile mista ad un eccessivo pragmatismo ed, una delle mie poche qualità, una semplicità quantomeno disarmante. Certe volte faccio viaggi così complicati che non ci capisco niente neanche io. Non posso raccontare niente a nessuno, non posso parlarne, non posso scriverne, non posso offendere, non posso colpire, non riesco neanche a pensare di farlo da quanto sono confuso. Sono proprio il re dell’ autosabotaggio. Ma mi piaccio anche per questo. Mare mare, pensaci tu. Non farmi voltare. A vele spiegate continuiamo a sorridere a tutto e tutti. Il mondo è bellissimo, tranne che nella mia testa quadra.
