Giuro che questo sarà il mio ultimo sfogo. E per tutelare l’anonimato della diretta interessata userò dei nomi fittizi di mia invenzione.
Circa un mese fa, proprio su questo sito, conosco una ragazza che si presenta come una creatura fragile e dolcissima. Io non l’avevo neanche notata; è lei che con mio grande stupore comincia a scrivermi delle brevi lettere pregandomi di risponderle.
Fin dall’inizio resto colpito da quel modo di esprimersi timido e conciso, quasi da educanda. E’ talmente tenera e dolce che mi sembra di parlare con una bambina. Dice di chiamarsi Annalisa e mi comincia a raccontare dei suoi problemi, della sua solitudine… anche io le racconto della mia esistenza infelice e un giorno, quasi per gioco, le descrivo minuziosamente la donna dei miei sogni. Lei risponde di essere fatta esattamente così. La cosa mi lascia un po’ perplesso, ma la nostra corrispondenza continua. La cosa più strana è che lei si rifiuta di mandarmi il suo indirizzo mail adducendo prestesti vaghi e del tutto incomprensibili. Di conseguenza, mentre lei conosce il mio indirizzo, io non conosco il suo e posso comunicare con lei solo attraverso questo sito. Altra stranezza: sia quando scrive in questo sito sia quando scrive a me utilizza due pseudonimi diversi. Il nostro scambio epistolare continua e io comincio a illudermi di avere trovato un’amica. Nel frattempo continuo a chiamarla Annalisa e lei continua, come niente fosse, a farsi chiamare così.
Dopo un’ interruzione di parecchi giorni la mia amica virtuale torna a farsi sentire. Ed essendo poco esperta di Internet commette un errore imperdonabile: mi manda una lettera direttamente dal suo indirizzo mail. Evidentemente non sapeva che il suo vero nome sarebbe comparso sulla missiva. Scopro così che non si chiama affatto Annalisa ma che ha un nome completamente diverso (diciamo Lucia).
La cosa mi lascia esterrefatto e le chiedo immediatamente spiegazioni. A questo punto va completamente nel pallone. All’inizio, vistasi scoperta, comincia a lamentarsi per la violazione della sua “privacy” (sic). Poi mi racconta una storia inverosimile dicendo che sebbene si chiami Lucia in famiglia la chiamano Annalisa (notare che si tratta di due nomi completamente diversi). Infine ha un crollo psicologico e ammette di utilizzare nomi diversi a seconda degli interlocutori che ha di fronte e delle circostanze in cui si trova.
Quando le faccio capire che non mi fido più di lei ( e che intendo interrompere la nostra corrispondenza) comincia letteralmente a tempestarmi di mail. Me ne invia una decina nel giro di poche ore. E alla fine, vedendo che sono irremovibile e che le consiglio di rivolgersi a uno psicologo, mi accusa di essere crudele e senza cuore.
Io sono letteralmente basito. Che questa ragazza abbia dei grossi problemi mi sembra evidente, ma perché giocare con me in questo modo ? Io ci tenevo davvero a diventare suo amico. Sono triste e amareggiato come non mai. Ma in che mondo viviamo ?
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Ke storia! mi dispiace davvero tanto, ma ricorda che noi siamo tue amike, e ne troverai altri di amici qui, tranquillo..
caro marco, lasinceritàdiuna persona non sta neldichiarare il suo vero nome, ma in ben altre cose, non credi? Qui sapete subitocondannaremoltobene gli altri, mapoche volte ho letto di proprieammissioni di colpa.magari questa ragazza è stata costretta a cambiarnome, magari gioca, questo non lo so–maquesti inganni, anzi direiben altri inganni, vengono perpetretianche nella realtà: pensa che ci sono donne che dormono accanto ai loro mariti da ani e non li conoscono| Ciao da una stella
X “Stella”:
E’ l’ennesimo travestimento ?
una parola mania di persecuzione mista a vittimismo e tendenza all’egocentrismo azz sei messo maluccio il tutto trapela dal tuo atteggiamento dinanzi a un evento sciocco amplificato enormemente, consiglio : fatti una risata e questa benedetta donna cercala naturalmente nella vita reale. Le persone come te cadono in un vittimismo e provano piacere e sicurezza nell’essere biasimati, si vede pure dall’atteggiamento tuo a una dedica di stella, una ragazza che forse ha voluto portarti a riflettere e non solo a dirti poverino e via dicendo che vita cattiva. la vita cattiva è altro : le malattie, morte, divorzi, pedofilia, disoccupazione, e non queste cavolate righe su righe a parlare di chi? di che cosa? sono esterefatto
Ahi! che brutta faccenda Marco… mi dispiace…purtroppo con internet non si è mai sicuri di nnt… bisogna prestare la massima attenzione…comunque, questa raga poi si è fatta + sentire?
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