Assecondo il dolore, lascio che mi catturi..
Schiudo le mani e il corpo al dolore.
Arriva a ondate, come una marea, e io devo essere il recipiente abbandonato sulla spiaggia e lasciare che mi riempa e poi, quando si ritirerà, he mi lasci vuota etraparente..Con un respiro proondo, profondo quanto il dolore, raggiungero una sorta di liberazione dalla sofferenza, comese il dolore nn fosse mio, ma del mio corpo..
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