Da Massimiliano per anonimo

Chissà se ci sono veramente le stelle cadenti, ma penso di no forse è qualcosa che somiglia ad una stella a cadere perchè le stelle sono fisse nel cielo.
Ogni sogno infranto è una stella cadente metaforicamente, per questo si esprime un desiderio quando sono le stelle a venire da noi, come se volessero donarci il loro posto.
Il desiderio di qualcosa di bello ci porta ad esprimere ciò che vogliamo tenere per noi, perchè pensiamo che se lo diciamo non accade.
Infatti il male non comanda la volontà se non sotto l’aspetto di bene, e il credere che un male sia un bene avviene per malizia.
L’eccellenza di una persona è proporzionata a ciò che possiede, la superbia è il desiderio smodato della propria eccellenza, pensando di avere ciò che non si ha, o se ciò che si ha dipende da se medesimi o che Dio l’abbia donato per i propri meriti, o ancora disprezzando gli altri si cerca di rendere del tutto singolari le proprie capacità.
Dice Sant’Agostino che l’amore precede tutti gli affetti della nostra anima, ed è proprio l’amore che causa la presunzione di essere al di sopra degli altri, il che è proprio della superbia.
Infatti proprio per l’amore della propria eccellenza che si vorrebbe raggiungere si usa anche prendere di mira i difetti altrui.
La superbia è un male perchè è contro la retta ragione, che ci fa desiderare le cose a noi proporzionate, per questo Dionigi scrive che il male dell’anima sta nell’essere in contrasto con la retta ragione.
La superbia ha come oggetto l’arduo, risiede nell’irascibile, perchè l’arduo si oppone al timore di Dio, il quale timore risiede pure questo nell’irascibile.
Per irascibile non si intende solo quello sensitivo dovuto alla passione, ma anche quello intellettivo, seppur in senso lato.
Infatti anche i Demòni hanno la superbia pur non avendo il corpo.
Gli angeli decaduti non hanno più quell’eccellenza che avevano in cielo, ma è rimasto in loro il desiderio di raggiungere quella gloria che oggi non possono più avere.
Dio ha l’ira intesa come giustizia ed anche gli angeli hanno l’ira nell’intelletto in senso buono.
Due sono le forme di conoscenza della verità:una speculativa e l’atra affettiva.
Nella prima ci si priva della verità indirettamente, privandosi della conoscenza di Dio.
Infatti è scritto:”hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli, si o Padre perchè così è piaciuto a te.”
L’altra invece direttamente perchè i superbi compiacendosi della propria eccellenza disprezzano la verità.
Per questo San Gregorio dice che se anche i superbi afferrano qualche verità divina non sono in grado di gustarne la dolcezza, e se anche ne hanno la conoscenza non ne sentono il sapore.
Per questo il Savio scrive:”La saggezza è presso gli umili”.

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