Torno a scrivere, dopo molto tempo, leggendo tra le righe, sprazzi di un inconfondibile passato, mischiato a nebulose fantasie che non rendono omaggio alla realtà. Piove, oltre la cortina del cuore, in questa mattina di novembre mentre il mare, distante e cenerino, accoglie la mia instancabile preghiera. Cercherò, come ogni sera, le mie stelle, tra il grigio torpore di nuvole addensate all’orizzonte. Guarderò verso est, dove la collina dirada, in cerca di te. Di mani che accolgono, con lo spirito calmo di chi ha deciso, una volta e per sempre. Non sarò rapido vento autunnale tra le foglie cadenti degli alberi, né sabbia dorata che inumidisce in inverno, né il rosa cangiante dei peschi in fiore, presto morente. Vorrei essere alito di vita e nutrimento fino al tuo ultimo respiro.
Una risposta ricevuta
Brava Elisa, complimenti per le parole sensate, dirette all’animo di chi forse abita ad est oltre i monti. In questo fiume di dediche tornaci spesso perchè se ne leggono poche con versi artistici
Scrivi la tua risposta
Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.