Pronunciare parole sublimi supera il contesto dove uno si trova, dalle nostre parole e azioni dipendono i nostri pensieri.
La concessione del pensiero a ciò che piace può portare a desiderare ciò che non si deve, ed ecco come nella mente si fanno spazio i pensieri oppressivi e di paura.
Dal pensiero viene la parola e l’azione, ma anche dal comportamento può venire il pensiero bloccante.
Noi prima di essere vittime degli altri siamo vittime dei nostri piaceri allargati.
L’eternità infatti è già nel nostro presente, gli abitanti di Sodoma, Gomorra e le città vicine stanno subendo come esempio dice l’Apostolo le pene di un fuoco eterno.
Già bruciati secondo il Libro della Genesi dal fuoco inviato dal Signore fatto piovere dal cielo, dopo che i due Angeli gli accecarono con un bagliore per impedirgli di sfondare la porta della casa del giusto Lot.
I Sodomiti andarono dietro a vizi contro natura, Gesù nel Vangelo dice che nel giudizio dirà a quelli posti alla sua sinistra:”Via da me maledetti nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi Angeli”.
L’Apostolo scrive che i sodomiti, i fornicatori, gli adulteri, gli avari, i maldicenti, gli idolatri, gli omicidi, tutti i mentitori non entreranno nel Regno di Dio, perchè poi Gesù ci dice che la strada per il Regno è stretta, noi sappiamo che la strada del vizio invece è larga.
Ma il giudice condannerà chi non ha amato, avevo fame e non mi avete dato da mangiare, quindi l’adulterio, la fornicazione e la sodomia non è amore.
Ci si salva solo portando la propria croce, non con il lavoro materiale, che ottiene i plausi degli uomini.
Il denaro può dare una felicità solo fino al centoventesimo compleanno e dopo?
La massoneria benedicendo le coppie irregolari non pone sulla fronte del maturo Cresimato il segno della Croce che libera perchè Dio può tutto, ma pone il segno dell’uomo che crede di salvarsi a prescindere perchè Dio è misericordia, dimenticandosi che Dio è anche giustizia.
È cominciato il periodo di tre anni e sei mesi cioè siamo entrati nel tempo dei dieci segreti come Israele nel tempo delle dieci piaghe, dopo l’ultima ci sarà la libertà.
Ora è Medjugorje il punto di riferimento per tutti, cadrà una grande Croce luminosa dal Cielo su quella montagna, che alimenterà la nostra fede nel sacrificio di Cristo che ci liberò da Lucifero.
Stiamo vivendo nel periodo dell’Agnello immolato seguito dai centoquarantaquattromila vergini descritto da san Giovanni apostolo nel libro della rivelazione al capitolo 14, opposti alla bestia giustificata dalla capra, simbolo del satanismo, agnello con due corni che parla come un drago, capitolo 13, seguita dagli abitanti della terra.
5 risposte
Ma poi in punto di morte, se ci pentiamo dei peccati, con il sacramento della confessione otteniamo il Perdono : tutti possono salvarsi in Cristo Signore
Facile così però.
Sarebbe meglio che tutti si prendessero le proprie responsabilità da vivi non sul punto di morte!!
Io tanto andrò all’ inferno..ma non me ne frega un ca**o.
Questa vita bas***da mi ha messo a dura prova… di meglio non potevo fare con i mezzi che mi ha dato
Buona Fede a tutti…a chi ce l ha un Dio e a chi verso se stesso.
Che peccato comunque non è.
Infatti proprio di prove si tratta, con la Croce uno si salva, perchè il mondo creato bene è stato rovinato dalla libertà.
Ma se avendo sperimentato che fare la propria libertà poi la toglie si capisce che il problema è individuale, mentre liberandosi dal proprio volere si presenta un opportunità.
La volontà di Dio è la nostra felicità, con la morte del corpo l’intelletto che ama si libera dalla tentazione della carne.
Non è ingiustizia perdonare alla fine perchè alla fine della vita si può ancora scegliere, chi è condannato è tale per scelta sua nell’ultimo istante del tempo, non perchè non lo si vuole perdonare.
Le ferite del martirio visibili e toccabili rimarranno tali nel corpo risorto, saranno dei trofei perchè segno dell’amore estremo.
La sofferenza è la rinuncia a ciò che piace e si ha nella prova d’amore, dove uno rinnega se stesso, a volte gli altri ci servono per essere umiliati così da rinnegare il nostro io e rinascere in Cristo.
Chi porta la Croce ha rinnegato se stesso è libero da se stesso, infatti il male ci da ciò che ci piace rende tutto facile a noi per sottometterci alla schiavitù di noi stessi.
Tu ti devi salvare
Ci proverò a salvarmi
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