non ho parole per descrivere il vuoto che si espande nel mio petto, che nemmeno la rabbia che ho verso me stessa riesce a rimepire…
non sento il dolore delle mie unghie dentro ai miei palmi, anche se il sangue scorre e macchia il pavimento…
non sento le voci e i pianti ipocriti di quelli che mi stanno attorno, parenti tenuti sotto naftalina e buoni solo per i funerali…
non scorrono le lacrime, gelate sotto il ghiaccio dei miei occhi, sarò crudele, lo so, ma non voglio scivolare nel banale, non voglio farmi consolare…
“non glien’è mai importato niente”, l’atroce bestemmia di chi parla e non conosce, la sua voce serve solo ad alimentare il fuoco della mia rabbia…
non sento niente, so che d’improvviso ho preso a correre, per ascoltare almeno il mio respiro, mentre al vuoto si mesce la solitudine, una frase scioglie le mie lacrime, e finalmente anche il dolore dilaga, liberatorio…
corro più forte per dar sfogo alla rabbia cieca, mentre le parole diventano più assordanti e vorrei solo piangere fino a morire, ma stavolta non c’è nessuno, no, che mi consola…
perchè sei morta nonna?
Drizzt1987
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