Da Massimiliano per anonimo

Qualunque cosa che ci circonda è bella ci parla di vita, l’uomo desidera la felicità per sempre.
Alcuni credono che come gli animali così anche per l’uomo sia naturale la morte.
L’uomo è composto di forma e di materia, la forma è l’anima razionale che è immortale per natura, la materia è il corpo che è immortale per dono di Dio non per natura.
Questo dono è venuto meno per la superbia e la gola di Eva ed Adamo, la tentazione del serpente accese l’orgoglio di Eva nel voler conoscere il bene ed il male per raggiungere la beatitudine da se stessa.
Molte persone non fanno il male direttamente ma per accontentare chi glielo propone perchè da amici non diventino nemici, come Eva lo propose ad Adamo.
La morte è un castigo divino per l’uomo perchè ha mangiato dell’albero della conoscenza.
La morte accade perchè le potenze del corpo non si sottomettono alla ragione dell’anima, come conseguenza della ribellione dell’uomo a Dio.
L’uomo così è stato privato della rettitudine e dell’integrità della natura umana.
L’invecchiamento è la legge della morte.
L’uomo è stato cacciato dal Paradiso terrestre e gli è impedito di mangiare dell’albero della vita che potrebbe farlo vivere più a lungo ma non per sempre.
Non si può entrare nel Paradiso terrestre per la vicinanza del sole ai tropici che causa un calore tale da impedire la vita per l’uomo, è un calore circolare causato dagli angeli che muovono le creature materiali.
Il Cherubino con la fiamma roteante impedisce l’accesso al Paradiso.
La donna ha subito la punizione della gestazione, del travaglio del parto, della sottomissione all’uomo contro la sua volontà nella vita domestica.
L’uomo ha subito la pena di procurare il necessario per vivere, della fatica per procurarlo e del germinare spine e cardi dal suolo.
Nell’anima ha subito la pena della vergogna, del rimprovero e della paura per la morte futura.
Ma Gesù ci ha liberati da questa paura e ci ha aperto la porta del Paradiso Celeste.

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