Un ragno bianco fece un bastimento.
Piantò due legnetti in croce
dentro una mezza noce,
filò la tela, che servì da vela,
entrò nel mare e se ne andò con il vento.
Un?ostrica, che vide la partenza,
Gli disse: – Dove vai, povero ragno?
Io ti vedo e ti piango! Che imprudenza!
Non vedi il cielo? Sembra
che mandi a fuoco il mare:
in ogni nuvoletta
c?è pronta una saetta,
c?è un fulmine che casca
framezzo alla burrasca.
Come cammini, senza direzione,
tu hai perso la bussola e non hai
nemmeno la risorsa del timone?
Eppure – disse il ragno sottovoce –
un?unica speranza che mi resta
è di poter salvare dalla tempesta
il tesoro che tengo nella noce.
Io non so dove vado e quando arrivo,
ma porto, per incarico speciale,
il seme di quell?albero d?ulivo
che un giorno ci darà la Pace Universale.
(Trilussa)
Una risposta ricevuta
non ha molte rime comunque è carina
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