Ricordo le prime volte in cui scendevo in città, quattordici anni e mi pareva di avere in mano il mondo..eppure sorrido se ripenso a quanto fossi in realtà imbranato.Non so se mai avete visto, Il Ragazzo di Campagna, con Renato Pozzetto..ecco la stessa cosa.Oggi mi muovo perfino troppo spavaldo..ma che bello ripensare a quel ragazzino che non sapeva, perennemente con la testa tra le nuvole..ma spontaneo e genuino.
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Tutto fumo e niente arrosto.
La vittima è la lealtà…l’accusa è di omicidio.
Essere se stessi..è come un orgasmo in questo mondo un po’ così, per questo vado fiero di me, sono pieno di difetti..ma vero e non di plastica, ad ognuno la propia virtù.
Ogni passo due metri o no ?
Orsetto ma sei tu?
Cavallo ti adoro immensamente.Sul serio 🙂
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