Da Florestan per Fidelio

Il 23 luglio…

Era dieci anni fa ad oggi.
Non penso mai a come sarebbe stato o a come sarebbe oggi se le cose fossero andate come sembravamo sperare…
Forse allora – e dico solo allora – fu giusto così.
Invece penso ogni giorno a te, a te se davvero sei felice o a te che immagino venirmi a cercare.
Sei il primo e l’ultimo pensiero dei miei giorni,
come da sempre è stato in me.
Forse diventerò qualcuno un giorno, nei prossimi anni, c’è pure questa possibilità, magari per fare scoppiare di invidia tutti quelli che si credono chissà chi e non ne sono in grado, magari per dimostrare che anche uno senza soldi e senza amici può farcela, ma a me sempre mancherà di condividere con te il mio mondo, di sapere che sono importante per te, che sono l’unico, alla fine, a contare davvero, per te, per i tuoi occhi…
Non sono più stato felice da quando mi hai lasciato.
Nessuno mi ha mai più capito o saputo ascoltare come te.
Ricordo però tutte le difficoltà…
Non voglio rattristarti o seccarti se stai leggendo, era solo un mio pensiero importante.
… Quando durante la giornata sono stato preoccupato o triste… mi piace pensare a un nuovo indefinito appuntamento, io e te, a ridere del tempo e della solitudine, insieme ancora.

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