Ho scritto tanto, ho scritto poesie, testi, pensieri.
Ho scritto di oggi, di ieri, del futuro, della vita e della morte.
Ho scritto di me, di te, di noi, di loro e di tutto l’oro del mondo, dell’avarizia, dell’invidia e del rancore.
Ho scritto del dolore, dell’amore e del sudore d’ogni uomo.
Ho scritto di pelli cicatrizate, di strade di lame e di spade,
ho scritto della vita, sia essa persa o vinta.
Ho scritto e descritto la natura, il sole, le nuvole e gli arcobaleni.
Ho scritto di Dio, dei Diavoli e dei mostri nei cassetti,
ho scritto pagine e pagine, barre e barre, righe e righe,
ho scritto e trascritto dell’amore, della gelosia e della nostalgia,
della paura e della sicurezza.
Ho scritto della mer*a e dei fiori,
di fiori nella neve e della neve sciolta al sole.
Ho scritto volatili, nuvole e vento,
ho scritto su fogli, muri e banchi,
ho scritto e scritto, su tastiere, biro e T9,
ho scritto di giorno, di notte.
Ho scritto l’immaginazione, un sogno e un desiderio,
ho scritto delle montagne, dei fiumi e dei mari,
di uragani e tornadi,
Di devastazioni, tempeste e calma.
Ho scritto, del tramonto, dell’alba,
ho scritto di chi guarda,
di chi giudica, di un giudizio e una sentenza,
d’una condanna senza accusa,
d’una guria reclusa.
Ho scritto di giacche, cravatte,
di uomini e donne,
di cagne e gatte,
ho scritto persino per chi parte,
ho scritto per chi amo e per chi odio,
per me, per te, per noi e voi,
ho scritto di tutto,
ma il tutto reclama il tutto,
ed io,
il tutto l’ho scritto di rosso su un foglio.

Maurizio.