sempre caro mi fu quest ermo colle,
e questa siepe che da tanta parte,
dell’ultimo orrizzonte il guardo esclude,
me sedendo e mirando interminati
spazi di la da quella e sterminati silenzi e profondissima quiete,
io nel pensier mi fingo, over per poco
il cuor non si spaura, e come il vento odo lo stormir delle piante io quello infinto silenzio a questa voce vo comparando…
Giacomo Leopardi