Come al solito non ti capisco. Non riesco a capirti. Parliamo su due piani differenti. Cosa posso dirti?
Vuoi essermi amica e mi umilii, vuoi che io sia gentile e mi offendi. Ma cosa vuoi?
Hai cheisto il mio numero telefonico eppure non possiamo discorrere su msn.
Ti dico cose dolci, ma ti dico anche che non sono uno sciocco che si fa illusioni e mi tratti come un cane.
Ma guarda che non voglio entrare nella tua vita. Non voglio solo essere il tuo burattino. Tu sei strana: non dai spiegazioni e pretendi che gli altri ti capiscano. Ma che ti costa dialogare con me? Me lo dici? Cosa ti ho fatto? Mico mi innamoro di te, sta tranquilla. Sai che me ne frega.
Tis ei comportata come una maleducata. Come una viziata, come una abituata ad avere tutto. E poi mi sei anche venuta a dire “tanto so che ci sarai”. Io non sono tuo fratello, io sono molto più duro di tutti quelli che hai conosciuto.
Io sono un cuore di pietra ricoperto di ghiaccio. Volevo solo un’amica speciale con cui parlare e tu chissà cosa hai pensato. Questa cosa non ti fa onore, perchè io sto male e sto lottando tra la vita e la morte e tu hai giocato. Io non mi piego ai tuoi diktat. Morirò se sarà necessario, ma se per avere un po’ di affetto devo umiliarmi con gli altri preferisco crepare e lasciarvi a questo orrendo mondo.
Se vorrai cercarmi io ci sarò, ma se vuoi fare l’aristocratica donnina allora saprò cosa scriverti un’ultima volta.
Sperando che tu capisca,
Al