Piango lacrime che solo il vento può consolare, portandole via nel suo abbraccio indifferente, come foglie strappate in un pomeriggio autunnale, saranno foglie calpestate dalla gente.
Uniche armi per sentirmi protetta, dentro un luogo chiamato “me stessa”.
Non le userò mai contro di te, non ci arriverai mai a vederle.
E molte di loro sono lacrime silenziose, tanto innocenti che non sono neanche gocce…
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