Ossidato nel ventre
il vino come in grani
sulla scoria della mente
mi restano vuote le mani.
Quanto caffè avrò bevuto
in questo spacco di giornata
quanto catrame avrò respirato
da questo pacchetto assonato.
E’ solo un altro tuono di corteccia di tosse
cuore testa e fegato mai in accordo
è solo quest’inquietudine che non passa
per colpa del tuo nome e dell’amore che non scordo
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