Da Nina per anonimo
Zona di Padova

Elogio alle tue candele di cannella.
Apri la porta. Le goccie, mi strisciano il viso. Lacrimo.
Il violino non lo suoni.Non più.L’arpa Penelope mia è vergine, tocca,toccala.
Nuvole di fumo, imbastisci per cena.
Polmoni veraci.
Labbra tue, grosse carrube di Sicilia,
rugose segnate dal Sole.
Dove stanno guardando i tuoi occhi adesso?
Il soffitto è sempre atavico
le mani toccano il miele
lo spalmano sul corpo
dalle carrube
alle colline del peloponneso
lo spalmano nelle viuzze di luce soffusa, negli impervi sentieri
sassi, borghi,rovi, primule fresche, mani mie tagliate.
Mi inginocchio, cade un melograno diviso in due
Mangio allora il frutto del tuo albero, mangio i pomodori, cerco il peperoncino
verde, trovo la cicoria viola, annuso le margherite di campo.
Il tuo corpo è vortice,
veleno.
Muio.
Respiro, caleidoscopio la mia lingua dentro te.
Ho fa me di tutte le donne che sei.

2 risposte

Immagine mittente anonimo
Da Neve

Che bei colori…

Immagine mittente anonimo
Da Nina

grazie l’ho scritta in un momento d’arcobaleno

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