e il vespero color di sangue e corvino, voglio aleggiare in quelle tenebre scarlatte, voglio sperimentare i brividi della mezza luce, e intanto che volo tra gli alberi secchi e spettrali, percepire le fredde zolle del globo terrestre volteggiare, sotto il mio sguardo, lasciare cadere il capo all’indietro, sfregare le mani dall’addome alla strozza, spogliarsi dal vano, coprire il sentimento di unico affetto e superare quella notte
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