Da claudia per anonimo

Percepisco il suo immenso amore
e ricolma di pochezza umana
ed egoismo
ne godo e ne gioisco.
Mi chiedo se il batter forte del cuor
e la mancanza che di lui provo
sia il medesimo sentimento
di cui lui è schiavo.
O se sia solo un irrefrenabile bisogno
di calore umano
dopo tristi stagioni di solitudine insana.
Lo chiedo, e lo richiedo,
e mi domando perché
di sera, quando son da sola,
ritorna alla mente il mio passato
la mia dolce illusione
la mia amara ossessione.
E da infima creatura qual io sono
chiedo a te, mio presente, mio istante
venia e perdono
attraverso fogli
che nascondono il tradir del viso

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