Da giuggi per anonimo

Costante dolore,
racchiuso nella mia bocca,
malinconico oratore
con una paura sciocca.

Un soffio supremo
di un avvelenato vento
che assopisce il terreno
e la pioggia che sento.

Parlo con il cielo
che forse ti tiene stetto a se
con un soffice velo
e gli chiedo il perchè.

Piangemmo su un corpo senza calore,
che accarezzare si lasciava
ancora nell aria il tuo odore
e nella mente che piangeva.

Descrivo questo piccolo confine cautamente
tra la vita e la morte
non passa che un sorpreso frangente.

2 risposte

Immagine mittente anonimo
Da Alessia

Stupenda!
Specialmente l’ultima frase…Certe cose mi fanno sempre riflettere.
Bella.

Immagine mittente anonimo
Da giuggi

grazie..
è sempre bene riflettre sulle cose prima che sia troppo tardi..
a volte la vita è ingiusta..a volte confusa, altre ti sorprende…
Sono felice che ti abbia fatta riflettere la mia poesia.

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