Dopo me vedo te e stai lì senza ridere. Ora che sei con me vedo la nostra bella casa, grande, a piani, ogni piani enorme, tutta parkè, scale di legno, mobilia antichizzata, terrazzi splendidi ornati da splendide statue e puttini, tu che danzi nel nostro salone, io che ti guardo e mi stupisco, poi rido, ti fermi e mi trascini con te. Poi mi chiedi “Ma a me non piaceva ballare!?” e io rido ancora più forte e ti dico “Che ti credi, mica puoi sfigurare d’avanti a questa “professionista”?!?” e poi ridendo ancora di più durante il tango ti calpesto i piedi…
Poi prendiamo la macchina e andiamo al mare, quel maraccio sporco dove vanno tutti quelli che non sanno nuotare. Allora poi ti chiedo di andare al tirreno, nel nostro sud, e lì ti porto a largo lontano… e guardandoti negli occhi ti bacio profondamente