Molte volte incolpiamo gli altri del nostro stato d’animo: gli altri non ci capiscono, gli altri non ci considerano, gli altri non vogliono il nostro amore o la nostra amicizia. Ma se una persona si vede brutta, inutile, antipatica, stupida e non degna di attenzione, come possono gli altri volerle essere amici e notarla? Se abbiamo una bassa considerazione di noi stessi gli altri lo percepiscono e di certo non saranno lieti di stare in nostra compagnia. Se ci convinciamo di essere soli e inutili e continuamo a ripetercelo, saremo davvero soli e inutili. La solitudine diventa una gabbia che noi stessi ci costruiamo e di cui gli altri molto spesso non hanno alcuna colpa.
Una risposta ricevuta
Condivido appieno quello che hai scritto. Per piacere agli altri bisogna prima di tutto piacere a se stessi…e se siamo persi, confusi,e non troviamo noi stessi, non possiamo pretendere che lo faccia qualcun altro per noi. La gabbia peggiore è quella che ci costruiamo noi stessi, con le nostre incertezze, insicurezze,paure…ma finchè non ci guarderemo dentro, gli altri non riusciranno a vederci nè a capirci. Ci vuole coraggio…ma ne vale la pena. Fare i conti con noi stessi, scoprire la parte più profonda di noi…questo è il vero traguardo. E allora, solo allora, troveremo noi stessi e diventeremo visibili.
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