Quei due ragazzi abbracciati, gli occhi negli occhi a leggersi di un amore rivelato come un raggio di sole che si posa sui volti ingannando il temporale, con la forza di chi non sa nulla del dolore, della sofferenza, della paura di chi ha sbagliato troppo, sorridono felici del loro dono ed io, involontario testimone, sotto il balcone di un palazzo ai margini di una piazza a cercare rifugio dalla pioggia insistente, penso che è così che saremo noi, quando di certo ci ritroveremo, magari forse ancora lontani ma per sempre uniti, vicinissimi…