nasciamo tutti inconsapevoli, inerti, deboli, incolpevoli..ogni essere umano cresciuto nel rispetto ha bisogno di essere riconosciuto come “persona” ..?ma è cambiato il mondo e purtroppo anche cio’ che succede dentro la famiglia…oggi si guasta il meccanismo, si guasta assorbito dalla routine, dalla fretta che tarpa le ali ad ogni anelito umano, tutto viene soffocato e collocato in uno spazio occupato da oggetti perchè non hanno neanche piu’ il tempo x farlo… quegli oggetti purtroppo sono uomini che devono agire, fare, fare,fare senza respiro. molti genitori non hanno tempo per parlare e per ascoltare veramente i figli, così gli danno cose, tutto quello che è necessario a anche di piu’ pur di farlo “stare buono”, pur che non intralci con le mille cose da fare.più tardi nella vita, quando diventerà grande continuerà a trasformare in merce quanto avrà di più caro e nella sua inconsapevolezza magari giustificherà le sue azioni con candore, perché così fan tutti… per paura di affrontare il disagio non vogliono sentire o vedere cosa stanno facendo della loro vita… ma io mi chiedo ma queste persone quando poi tornano a casa e non trovano piu’ una famiglia, perchè ognuno se ne sta per conto, suo come si sentiranno dentro?..sono esistenze le cui risorse interiori sono andate perse, sprecate, non riconosciute, non valorizzate da chi doveva farlo per amore e se proprio non ci riusciva almeno doveva farlo per dovere morale.. , grazie per lo spunto che mi hai dato xchè il mestiere piu’ difficile è crescere delle vite dandogli lo spazio e il tempo per imparare le cose essenziali e pero’ poi fare i conti col mondo esterno, allenarli a districarsi nella giungla dei non-valori, è tutto molto piu’ difficile adesso e non tutti riescono a dare un senso giusto, a rendersi conto…