Dimenticavo..e poi con questo concludo..
I figli non arrivano ad una accettazione del divorzio dei propri genitori se prima non affrontano ed elaborano le varie fasi del dolore. L’elemento fondamentale per i bambini e per i genitori è permettersi di soffrire, poiché solo in questo modo è possibile superare il dolore della separazione, in particolare modo se conflittuale e densa di ostilità.
La separazione conflittuale
Il conflitto è una situazione che innesca emozioni forti e spesso richiede interventi, decisioni e scelte precise. Le persone coinvolte sperimentano un profondo senso di solitudine, un isolamento legato alla difficoltà di riconoscere e comunicare quanto si sta provando, ma anche alla paura di perdere posizioni nella contesa in corso. In particolar modo se i contendenti cadono nella trappola dell’evoluzione estrema del conflitto, definita “muro contro muro”. Una famiglia conflittuale non è necessariamente malata e nemmeno deviante; l’aspetto problematico non è il conflitto in sé, quanto piuttosto la sua “gestione” e l’opportunità, per i soggetti coinvolti, di affrontarlo in modo costruttivo.
Esistono segnali che evidenziano un forte disagio per i minori coinvolti nelle aspre contese tra i genitori:
Disturbi del comportamento. Tra i disturbi del comportamento più manifesti ricordiamo: l’aggressività, la crudeltà verso gli animali, l’iperattività, i comportamenti violenti contro di sé e gli altri, l’inibizione.
Disagi nell’area emotiva. Come ansia, rabbia, depressione, scarsa autostima.
Difficoltà a scuola. Le difficoltà a scuola si manifestano attraverso disturbi dell’apprendimento e scarso profitto scolastico.
Sintomi psicosomatici. La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (organico) e la sua eziologia di natura psicologica.
In presenza di questi segnali, gli adulti dovrebbero riflettere sul passato, sul presente e sul futuro dei propri bambini e di se stessi.