Da ChiLoSa per anonimo

Quando guardo il cielo mi sale sempe un nodo in gola e stringe, e fa male e bene. E’ paradossale come l’infinito sia vicino a noi ed immensamente lontano allo stesso tempo.
Fisso ogni suo minuzioso dettaglio e penso a quanti in quel momento con la testolina all’insù stanno osservando ciò che è un bene/male di tutti.
Così chiudo gli occhi fra le lacrime, ed improvvisamente chi vorrei vicino a me si “materializza” accanto, e lo sento vicino, immagino il suo volto ed i suoi occhi persi fra l’immensità blu che ogni giorno copre tutte le città del mondo.
La sua anima forte e fragile ed il suo calore…Lo percepisco, ciò che mi ha fatto innamorare..Ma in fondo sono così tante le cose che mi hanno fatto innamorare che non le conto più ormai..
E così tutto appare come una corsa verso qualcosa d’incerto…E non so più che cos’è vivere… E’ la rincorsa verso l’incerto con in mano qualcosa di certo: il mio amore…

Una risposta ricevuta

Immagine mittente anonimo
Da Roby
zona di Padova

Ciao ChiLoSa.
La tua bella riflessione porta in sè due elementi fondamentali che continueranno ad accompagnare per sempre la tua vita come anche quella di tutta l’umanità: il misterioso senso di smarrimento che proviamo al pensiero dell’infinito sconosciuto in cui siamo immersi; e quel sentimento meraviglioso, unico vero riferimento, capace di riempire e dare senso ad ogni cosa quale è l’amore.
Ti auguro un meraviglioso futuro pieno di infinito amore.
Roby.

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