nn so se abbiate mai percepito il sapore dell’infelicità.
nn è un gusto come quello del limone, ke uno strorce la bocca e poco dopo è già tutto passato;
nn sa di medicina, ke uno pensa:fa shifo, ma fa bene;
nn sa di qualcosa ingoiato x sbaglio, ke si può sempre sputare.
L’infelicità nn la puoi sputare.
nn puoi risciacquarti la bocca, succhiare una caramella e rifarti una saliva dolce…
più ke altro non se se hai mai provato a scrollartela di dosso…cammini così leggera e contenta pensando di esserci riuscita… mentre dopo ti ricade addosso, ti ingoia…e allora è ancora peggio
Perchè non ammettere che il proprio cuore è
indurito?
Perchè non rendersi conto che siamo aridi?
In questo mondo c’è da tirarsi su le maniche
non per fare a pugni o litigare con le parole
come in televisione, ma per dare una mano ai
più sfortunati, asciugare le lacrime alle
persone disperate, a chi soffre per motivi reali, senza una casa, senza un soldo, un lavoro, una identità bruciata dalla droga.
Abbandona l’infelicità per la felicità di
aiutare chi ha bisogno vero di aiuto!
Sarà come gustare un mango maturo.
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