Ti ho visto vagare ancora fra queste selve intricate. E’ facile riconoscere il tuo passaggio: illuminato della tua essenza ciò che tocchi non è più lo stesso. Non osai guardarti in viso, ma in quel momento sembrò che attingessi alla fonte dei miei pensieri. Sei ombra o realtà, una donna o un angelo? Sei in grado di trascendere gli spazi reali: sei sempre lì, a quel bivio che non so risolvere, quando l’anima spegne le luci e s’incammina per altre realtà. Anche stanotte ti chiederò il perché della tua costante presenza e per un attimo verrò fatto cadere da altezze a profondità dove ciò che non si vede è più vero di quel che si conosce.
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