…non tutto quello che crediamo dolore lo è…
…non tutto quello che ci fa piangere è dolore…
…non tutte le lacrime vanno perse inutilmente…
…a volte, ma solo a volte, alcune di esse cadono a terra, una terra secca , arida, una terra che non è stata più bagnata da millenni, una terra che sembra addirittura dimenticata da Dio, che nessuno vuol più calpestare per paura di impolverarsi le scarpe, una terra che, presa tra le mani, si sgretola e scivola tra le dita come a voler scappare dal padrone, da colui che cerca di dominarla…
…e quella lacrima, frutto di quello che credevamo dolore, cambia il colore di un piccolo pezzettino di terra, lo scurisce assumendo una forma circolare quasi perfetta…
…un puntino, certo, un nonnulla crediamo noi, qualcosa che tra breve evaporerà e si mischierà al vento della sera, un vento forte, fastidioso, che confonde le idee e spaventa l’anima, questo pensiamo…
…ed invece, da quel puntino bagnato, figlio della nostra lacrima… la sorpresa…
…qualcosa accade, non capiamo cosa, ma qualcosa accade e ci inginocchiamo su di lei, su quella terra arida e secca, abbandonata da tutti e calpestata solo da noi che non abbiamo più nulla da perdere, che non ci vergognamo più di girare con le scarpe inpolverate…
…si, ne sei sicuro, la tua lacrima non sta evaporando!…
…dalla terra bagnata un ricciolo verde comincia a nascere, piegato su se stesso tenta di alzarsi, si alza, cresce, esplode…
…ti spaventi, vorresti scappare come sempre hai fatto, vorresti fuggire lontano ma la paura ti blocca le gambe…
…non fuggire mendicante, non aver paura…
…che può accaderti di più di quello che hai già sofferto?…
…ci pensi, mediti ancora, ed intanto lo stelo verde si allunga, si allarga, cresce a vista d’occhio…
…e più cresce lui più cresce la tua paura…
…la sua punta si sta allargando, ormai verdi e fresche foglie ne coprono lo stelo, e ad un tratto un bagliore di luce offusca il tuo sguardo e ti costringe ad aprire gli occhi mentre le tue orecchie soffrono per un rumore a te non noto, bello ma straziante…
…porti le mani alle orecchie, è la fine lo sai…
…ma poi, mentre analizzi in quella frazione di secondo la tua vita, mentre decidi che forse la tua perdita non verrà notata da nessuno, mentre ti convinci che non verrai pianto e ti arrendi allontanando le mani dalle tue orecchie… il silenzio…
…ora la paura è terrore…
…ora davvero non sai che fare…
…apri gli occhi mendicante, forza!!!!…
…e lo fai…
…piano piano apri gli occhi, cerchi di abituarli alla luce, e di fronte a te finalmente la soluzione…
…la vedi, è lei…
…è la tua Princesseclaudie…
…esiste, non è un sogno…
…ed è nata da una tua lacrima, tu ne sei il padre, il creatore…
ps
…non abbandonare i tuoi sogni…
…grazie per avermi aperto la tua anima…
…i tuoi racconti sono bellissimi…
renato