Da altamarea per anonimo

Le nostre impronte, turgido e bramoso desiderio, di noi, il calore delle sagome sciolte tra le curve lambite delle nostre labbra.Io divento, tra le tue dita, ore di sabbia da glissare, sale al polverizzare di gocce di mare, scia profumata di me, vellicante,per me, ancora da assaggiare.Leccare un’altra volta la nostra tela, consumata immagine di noi.Le mie membra intrise di te, traditrici svelate dal cielo.Noi:due ombre fuggenti che si rincorrono nella notte, in impeto vibrante ed è solo il soffio, uno spettro, piacere spirato dell’anima, giacere sopito della mente, il tutto fugato al margine dell’orizzonte, sempre nostro.Il tutto sospirato allo stremo in un remoto essere, fugato da noi stessi, già troppo lontano, persino al disaffezionato amare noi stessi, in un ravvivato verdeggiare del fitto presente.

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