Penso a te come ti ho vista quella sera, dolce, bionda, con i tacchi, lo gonna, una femminilità dolce, quasi provocante ma allo stesso tempo timida e introversa. Non riuscivo a non guardarti, facevi finta di niente ma te ne eri accorta e ti lasciavi guardare, ti piaceva.
Ti vedo in un autobus accanto a me, ci guardiamo sorridendo, poi scendiamo e camminamo mano nella mano, poi ti fermi, mi sfiori i capelli, io ti sfioro la guancia, ti guardo e penso “Ecco, ora ti ho trovata”
Una risposta ricevuta
bella, molto dolce e di cuore peccato che i sogni non consolano la realtà.
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