Da sabisse per indimenticabile

In queste tenebre dove vedere, respirare,vivere è una conquista, sento salire piano la speranza.
Non ha il colore rosso del sangue, non è tinta di nera pece, non ricorda sofferenze antiche, non ha il suono di risate profanate.
Lei sale leggera, avvolta d’oro, emanando bagliore lunare.
Ha il suono di campanelli d’ argento appesi a rami che il vento fa frusciare.
Odora di fiori primaverili, di brezze estive.
Mi promette sorrisi e giorni nuovi tendendomi la mano.

E allora, quasi senza volerlo, penso a te.
A te che manchi, a te che per sempre sogni magie, fate e principesse per continuare la tua favola troppo breve.
Con il tuo nome a fior di labbra non riesco, non riesco a tendere la mano per trarmi in salvo.
Il mio corpo paralizzato e gelido non è in grado di muovere un solo passo.
Così,anche quella speranza avvolta d’oro si allontana piano, mentre io mi accascio al suolo e piango.

8 risposte Pagina 2 di 2

Immagine mittente anonimo
Da marco

Dolce Sabisse,
Leggo le tue parole e ti vedo così confusa e disorientata…nn è facile ricomporre il proprio mosaico che un urto improvviso ed inaspettato, quindi ancora più tremendo, ha scompaginato…sei dibattuta tra mille moti e tendenze diversi e contrastanti, la tua anima è preda ancora di forti oscillazioni piena di turbolenze e vuoti d’aria…è come se dopo aver appena imparato a volare con e grazie al tuo primo grande amore tu ti fossi ritrovata senza preavviso senza una guida ed un sostegno e temessi di precipitare al suolo da un momento all’altro
Quell’amore che ti sosteneva ad altezze vertiginose e ti faceva assaporare l’ebbrezza estatica dell’infinito ora ti lascia sempre a grandi altezze ma senza più sostenerti…e xciò ti sembra d’essere come sospesa sul vuoto…una volta mi hai detto che hai come la sensazione di sentirti sulla cima d’una vetta ed un attimo dopo ti sembra di cadere nel vuoto…e più volte mi dici d’essere alla disperata ricerca d’un appiglio x rallentare la tua corsa d’un appoggio su cui posarti x nn essere risucchiata dalla voragine cieca che si apre sotto i tuoi piedi…sai credo Sabisse che tu debba cominciare oltrechè a cercare disperatamente appigli ed appoggi fuori da te bè a trovarne dentro di te…mi spiego..
Con Stefano hai iniziato a volare…poi purtroppo Stefano è venuto a mancare…ed ora spetta a te il difficile compito di continuare il tuo splendido volo…bè con la forza delle tue ali Sabisse…delle tue SOLE ali intendo…con questo nn voglio dire che rimarrai sola…niente affatto.
Intendo dire che d’ora in poi dovrai imparare ad appoggiarti sopratutto a te stessa…a poggiare su te stessa.xc nn ci potrà mai essere Sabisse appoggio migliore di te stessa.Come tu stessa dici il dolore a poco a poco ti sta fortificando…problemi
che un tempo ti parevano insormontabili e x i quali saresti corsa da Stefano, ora magari, anche se lui fosse ancora qui, li risolveresti da sola…capisci che voglio dire?però Sabisse fortificarsi nn significa
arroccarsi in difesa…attenta a nn chiuderti a riccio su te stessa…fortificarsi nn significa erigere fortezze dove nascondersi ma sviluppare fiducia e sicurezza in sè stessi, acquisire la forza necessaria x difendersi nn DAL mondo ma NEL mondo…nn significa avvolgersi nelle proprie paure e restarne prigionieri ma sconfiggere le proprie paure x poter poi volare sicuri e leggeri nei cieli aperti infiniti inondati di luminosa gioia solare…significa imparare a volare con le proprie ali x nn dipendere più da nessuno ed essere così liberi di amare qualcuno…è vero Sabisse amore e timore sono l’uno l’opposto dell’altro.Xc l’amore è sempre e cmq un’atto di coraggio e quindi un’atto di libertà…ma Sabisse cos’è mai una vita senza amore?nn è un cielo senza sole?un’universo senza stelle, una rosa di spine senza petali, una sorgente dissecata senz’acqua, un ramo secco senza fiori e frutti, una pianura brulla senza vegetazione?
Sabisse tu dici di avere paura ed è più che normale…ma nn lasciare che le paure prendano il sopravvento su di te e t’impediscano di sbocciare nuovamente all’amore e di riversare come caldo sole il tuo affetto sugli altri..è talmente appagante…aver paura di perdere una persona cara è normale Sabisse in fondo…ma innaturale è privarsi di legami sinceri e profondi solo xc poi un domani potrebbero perdersi x un motivo o x l’altro…vorrebbe dire rinnegare la nostra natura di uomini dotati di sentimenti ed emozioni…tu Sabisse nn puoi rinnegare te stessa…ma nn vedi che dal tuo cuore s’innalzano al cielo inni e canti alle meraviglie dell’amore?se dalla tua anima emerge come dal fondo del cielo stellato una magia sottile, un tintinnio lieve ed indistinto che solo il tuo orecchio sensibile avverte xc vuoi ricacciarlo indietro?se quella speranza ti tende la mano tu xc l’allontani da te, ti tieni a debita distanza?Xc sei frenata da Stefano?ma Stefano nn aveva nel sogno accennato alla felicità?E allora xc il suo nome che dovrebbe solo disegnare sorrisi sul tuo volto t’impedisce di tendere la mano?rifletteci è importante…Sai la frase che mi hai citato è triste.Che vita è una vita priva di affetti sinceri ed amori profondi, una vita di rapporti superficiali e relazioni occasionali?Xc solo queste ultime è possibile allontanare in due secondi netti.Nn aver mai paura d’amare…xc tu sei fatta d’amore e di bellezza…e se ti affezioni a qualcuno nn aver paura di perderlo…pensa piuttosto alla gioia che ti regala il travaso di luce dalla tua anima alla sua e viceversa…x me ad es è così…io provo affetto nei tuoi confronti ma nn ho paura…nn so se in futuro ci perderemo di vista oppure no…nn ci penso ora come ora…penso solo a quale balsamo soave sia x la mia anima scrivere a te e ricevere tue risposte…nn ho paura xc le sensazioni e le emozioni che provo ed ho provato mi accompagneranno x sempre e sopratutto hanno illuminato le regioni celesti del mio spirito da cui io nn mi voglio più allontanare, da cui mai mi allontanerò…e in ultimo xc so che tu sarai cmq sempre con me…xc x quanto mi riguarda, mai scorderò la dolce ragazza di Venezia che nel cuore dell’Inverno mi ha ricordato che l’amore è ovunque disseminato sulle rive dei ruscelli così come sulla punta delle stelle, che respirare e vivere d’amore anche un solo giorno vestito di mille piccoli fior di sole è il coronamento d’una esistenza davvero degna d’essere vissuta…ti voglio lasciare anch’io con qualche riga scritta sui Colli Euganei da un giovane innamorato due secoli or sono:-)

“Illusioni grida il filosofo-or nn è tutto illusione?beati gli antichi che si credeano degni dè baci delle immortali dive del cielo;che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie…Illusioni!ma intanto senza di esse io nn sentirei la vita che nel dolore o(che mi spaventa ancor più)nella rigida e noiosa indolenza:e se questo cuore nn vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele”

Un abbraccio fortissimo
Marco

Immagine mittente anonimo
Da sabisse

Caro Marco,
grazie per avermi rispsto così puntualmente.
Una precisazione:le prime due dediche le avevo scritte da Venezia, si,ma in realtà io sono di Padova.
Venezia per me è il luogo delle riflessioni, dei pensieri, dei ricordi.
Venezia l’ho vissuta in lungo e in largo con Stefano, eppure ancora non riesco a distinguere una via a un’altra, un vicolo da un altro.Mi prendeva sempre in giro per questo.
Venezia mi manca, mi manca da morire..mi manca la serenità che avevo quando ci andavo, mi manca fermarsi in qualsiasi negozio, mi manca la folla di turusti che mi innervosiva perchè impediva il mio passaggio.
Da quando Stè è mancato, ci sono tornata cinque o sei volte e l’ho trovata grigia, cupa,avvolta dalla nebbia.
Sembrava che volesse partecipare alla mia tristezza.Un altra cosa:con Stefano, Venezia era bellissima, era la NOSTRA Venezia.
Tornandoci senza lui ho capito che in realtà è un luogo come tanti altri e che la magia che le attribuivo era in realtà uno dei tanti effetti che la compagnia di Stefano mi faceva.
Dici che devo trovare la forza necessaria per andare avanti in me stessa ma Marco, parli così perchè non hai ben presente come sia adesso.
non ho un briciolo di energia, lo stomaco si è chiuso, la mia mente ormai cerca sempre di spegnersi per non pensare.
Se all’apparenza rionoscessi anche un solo tratto della ragazza solare e forte di un tempo, allora sì, cercherei la forza dentro me.
Ma l’immagine riflessa allo specchio è troppo lontana da quella che ero e per questo motivo io ho assolutamente bisogno di appigliarmi agli altri.
Molte volte, la notte non riesco a dormire, non ce la faccio.
Rimango al telefono con le mie amiche più care per ore ed ore(l’argomento Stè è proibito ma ciò non risolve il problema),temendo il momento in cui dovrò riattaccare.
Credo di aver perso anche la mia bellezza.
Mi vedo orribile, incapace di sorridere, di sfavillare come un tempo.
Quando passeggio e noto gli sguardi di ragazzi o di persone mi sento perseguitata, ho il timore che mi guardino perchè abbiano capito quanto stia male, quanto mi senta a disagio con il mondo.

Un tempo entravo in un locale con la mia camminata sicura (Stè diceva che non camminavo ma danzavo).Ora il mio è un continuo trascinarsi, un continuo arrancare.
Non so se puoi capirmi ma sono sicura che ti sforzerai o che perlomeno cercherai di farlo.
Può sembrare azzardato ma ti voglio bene Marco.Davvero.
Ti ricorderò sempre come la persona che ha sempre ed ostinatamente cercato di farmi vedere la luce in me.
Ti mando un bacio grande grande.

Immagine mittente anonimo
Da Devil

Sai, mi sorprendono molto le tue due risposte, e sai il perchè?
Perchè se, come hai detto tu stessa, mia cara Sabisse, se la mia opinione ti scivola via come l’acqua, allora non mi avresti risposto, ma l’hai fatto.
Or dunque, la mia conclusione è che ti ho colpito nell’orgoglio, quindi, a parer mio, ho fatto BINGO!
Il fatto che tu mi supplichi, mi preghi e quant’altro, non mi tocca minimamente.
Ti credi una principessa con il cuore flagellato dal dolore, una povera martire, costretta a patire le pene dell’inferno, dotata di un cuore d’oro, e nobiltà d”animo.
L’unica cosa che mi viene da pensare, e che sei troppo falsa… falsa e ipocrita, come tutte le persone che si prendono gioco del dolore altrui.
Riguardo alla mia “povertà” di lessico e di dialettica, puoi anche risparmiartela, perchè, io al contrario di te, non tengo un vocabolario dei sinomi e contrari, e preferisco dire le cose come stanno, dirette, senza ( come fai te ), troppi, inutili giri di parole.
Questa, non è povertà di lessico, ma esser Schietti, mia cara Sabisse.

p.s_ Ti chiedi perchè il mio cuore e la mia anima, siano così aridi?
Non meriti una risposta, perchè non mi conosci, e solo io posso sapere cos’ho passato.
Ecco perchè mi trovo in dovere di risponderti. Per mascherare chi gioca con la sofferenza e lo straziamento delle altre persone.
SO benissimo che non riceverò alcuna risposta da te, e poco mi inmporta, ma ci tenevo solo a precisare.
Divertiti pure a sfo**erci tu ed il tuo AMATO STEFANO.
P.s: meglio esser sinceri e schietti che false e ipocrite come te.
Sei soltando una povera donna animata da stolida leggerezza, stomachevole buonismo, e finta comprensione di chi non sa e non può immaginare.
Con affetto Devil

Vai alla pagina

Scrivi la tua risposta

Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.

Torna in alto