Ti immagino parlare con tua madre, immagino i gesti che fai mentre ti sistemi i capelli che non ti piacciono mai; ti immagino guidare la tua macchina gialla e pensare a tutto quello che dovresti fare e che comunque non farai, immagino i tuoi pensieri vedendo quella bella ragazza che cammina nella tua direzione e immagino, o almeno ci provo, come devi sentirti quando a tua volta pensi a me. Non deve essere facile, o magari sì, magari sei tranquillo. Così ti immagino parlare con i tuoi amici ad una festa, ti immagino cantare una canzone e ti immagino mentre ti addormenti guardando un film. Immagino i tuoi battiti accelerati quando l’aereo decolla e la sensazione di sollievo quando atterra, la meraviglia che provi di fronte a qualcosa che forse gli altri nemmeno notano; ti immagino essere gentile con le persone, ti immagino mangiare un panino di gusto e immagino le tue labbra e come sono buone dopo aver bevuto un sorso di birra o dopo aver fatto una lunga doccia. Immagino che tu mi abbia amato tanto, forse talvolta mi ami ancora, immagino sia tremendo non poter camminare fino a casa mia per potermi abbracciare, perché sei stato tu ad andare via e ora non sai come tornare, o forse non vuoi. Ma io ti immagino, ti immagino continuamente e non ti odio: ti sogno. Ti perdono, non ci sei e resti comunque l’emozione più grande che provo ogni giorno. Hanno provato a farmi innamorare e io ho immaginato di essere con te a fare le corone di margherite come tanti anni fa. Vado avanti, ma ti amo ancora.