Ancora mi stupisco di quanto ci sia di marcio al mondo, e di come questo possa contaminare ciò che è ancora puro e bianco… Ma oramai c’è poca strada, e forse poca vita. Poco e niente va per il verso giusto, e ti ritrovi in camera tua a chiederti perché, come, quando, hai fatto errori, capisci che il tempo passato a riflettere è poco utile, che potresti dare una svolta… Ma la svolta è la cosa più dura che si possa fare nella vita, ti accorgi di essere fragile, e di non essere adatto a questo mondo, se non indossando una maschera che oramai ti nausea e di logora. Poche speranze, se non quella di voler soffrire poco e di non voler far soffrire… Ti ritrovi quindi in una gabbia senza uscita costretto a correre una gara a cui non ti sei voluto iscrivere… Pochi sfoghi, nessuna ti da la vera gioia, ed altri ti condannano, e in poco tempo arrivi a ripudiarti da solo, sperando di scivolare via da questa vita, in silenzio, o ben ricordato per qualcosa che non ti appartiene, ed egoismo a parte, me lo auguro.