é stato l’intreccio della mia vita con la sua a rendere questo dipanarsi del tempo un luogo fantastico ed immenso. Eppure non avrei mai creduto che l’amore fosse tale da modificare la sostanza cinica e disillusa di cui si componeva la mia anima, e in cui troppe volte trovava conforto il senso di pesantezza e sconfitta. Non lo credevo.
Ma ora di questa fede s’ammanta e si nutre la vita, di questa fede rendono grazie gli infiniti attimi con lei. E in questa fede ritrovo immenso me stesso, ritrovo lei, immensa, come se un tempo io l’avessi persa e lei avesse fatto voto di aspettare la mia redenzione. Lei o Dio, che differenza fa?
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