E’ notte, e come una ladra, ti sei infiltrata silenziosamente nei miei pensieri, ma non riesci ad uscirne, perchè mi sono affezzionata talmente alle tue razzie, da averti rinchiusa nella gabbia del mio cuore. Sei il fascino costante che tormenta la mia anima, la più dolce condanna, nessun vanto di parole, solo silenzi, e mai sguardi tra noi, ma mi tengo sempre più legato a tè. Sei il mio dilemma irrisolto, la mia fonte ispiratrice in ogni caso, sei rea dei miei sorrisi, e delle mie lacrime, sei la colpevole dell’innocente ingenuità, la custode dei miei desideri, la regina del mio io, lo sfondo magico di un sogno. Considerami, anche solo per un attimo, per finzione o per dolorosa bugia, ma fa in modo, che il grido silenzioso del mio cuore, arrivi al tuo, così, da sfiorarlo come un’emozione. Purtroppo, le Fate Turchine che realizzavano i desideri sono finite, non mi resta che sperare, con costante malinconia. Ma ora cammino ancora, in questo sfondo di stelle, popolato da sogni, e mi sento innamorato come uno stupido adolescente, che si perde nel suo cuore, liquefatto di sensazioni. Sognando
