Quando si è sommersi dal vuoto nulla si può fare tranne aspettare l’arrivo di un suono, un respiro, un accennò alla vita che ora non ci sfiora con le sue mani d’argento. E solo allora, nel momemto in cui ricomineremo a percepire anche piccoli e fievoli movimenti, potremmo dire di essere nati, nati per davvero.
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