Non ci sono parole per esprimere ciò che ho sentito dentro leggendo i tuoi scritti.Le tue parole mi hanno accompagnato per giorni e spesso, nel caos di tutti i giorni, mi sono fermata a pensarti, a pensare alla tua storia, al tuo straziante dolore, a cosa quella sera mi ha spinto a leggere una tua dedica inconsapevole del fatto che qualcosa inesorabilmete mi sarebbe rimasto dentro.
Mi sono sentita morire per la seconda volta in vita mia x qualcosa di così stranamente simile e diverso al tempo stesso, ho sentito dentro un tonfo come quello lasciato da una porta sbattuta alle spalle, un tonfo che mi ha scosso lasciandomi inebetita come quella sera di luglio quando, durante una chiacchierata con la mia vicina di stanza(io vivo in un residence universitario),tra il caldo e la poca voglia di studiare, mentre parlavamo di ragazzi come una doccia fredda mi dice:forse non lo sai ma Francesco è morto quasi un anno fa.Parlava del suo ragazzo, come lei continuava a chiamarlo e il sangue mi si è gelato nelle vene.Sono rimasta li a guardarla senza avere nemmeno la forza di pronunciare una parola, una soltanto.Ho solo abbassato lo sguardo sentendo gli occhi che si riempivano di lacrime e vedendo i suoi velarsi di tristezza.Non ho dormito la notte, pensavo e ripensavo a lei e non riuscivo a credere che la persona allegra e spensierata che avevo conosciuto, che non faceva che ridere e scherzare avesse un così pesante fardello sul cuore.Ti ho raccontato tutto questo solo perchè sento il bisogno di dirti quello che non ho avuto la forza di dire a lei(io non sono molto brava a parlare, mi riesce difficile dire a parole ciò che provo, soprattutto a persone che conosco poco e che poco sanno di me, ma quando scrivo è diverso),mi dispiace infinitamente per quello che ti è successo, mi dispiace in un modo che non saprei esprimere.
Forse posso capire in parte ciò che provi, so che vuol dire perdere una persona cara.Ho perso mio padre quando avevo 7 anni e solo da qualche anno(sono passati 14 dalla sua morte) riesco a parlare di lui senza farmi travolgere dalla tristezza e scoppiare di lacrime.Prima non era così poi qualcosa è cambiato, un giorno sono crollata e ho pianto fino a non avere più lacrime e ho parlato di lui come non avevo mai fatto prima e da allora va meglio.
Tu e Stefano avete vissuto davvero una storia stupenda ed è normale che tu ti senta come se niente adesso abbia un senso intorno a te e nella tua vita.Lui riempiva le tue giornate, quelle stesse che adesso ti sembrano vuote e insignificanti, grigie e desolate, dove c?è posto solo per i ricordi e il dolore che li accompagna.Ma ti assicuro che non sarà sempre così.Verranno i giorni in cui penserai solo ai momenti beli che avete trascorso insieme, alla felicità che ti ha regalato, al vostro amore che non ha paragoni e un sorriso si dipingerà sulle tue labbra.Pensa a quanto siete stati fortunati ad incontrarlo, avresti forse preferito non amarlo?!non credo.Adesso lo so è presto e solo il tempo può guarire certe ferite.Piano piano il dolore diverrà meno intenso e quel vuoto che ti porti dentro non sembrerà più una voragine pronta ad inghiottirti.La perdita delle persone che amiamo però lascia un segno indelebile dentro di noi che niente e nessuno potrà mai cancellare.Io ero una bambina allegra, quasi una piccola peste.Dopo la morte di papà ce l?avevo con il mondo, cercavo una spiegazione, ma nessuno sapeva darmene una plausibile.Ma come si fa a spiegare a una bambina cosa sia la morte quando fino a poco prima io non avevo mai sentito nemmeno il suono di quella parola?Lei invece è arrivata in punta di piedi e ha preso la vita della persona attorno alla quale ruotava la mia.Si è spento lentamente, consumato da un cancro e anche se a differenza di te avrei potuto dirgli tutto ciò che adesso posso solo scrivere o lanciargli con un pensiero ero troppo piccola per capire ciò che sarebbe successo, per comprendere che il mondo presto mi sarebbe crollato addosso.Sono profondamente cambiata, sono riservata, introversa,chiusa, solo da un pò ho ricominciato ad aprirmi alle persone.Mi manca sempre ma passano giorni interi senza che il suo ricordo esca da quel cassetto in cui è custodito in fondo al cuore.A volte fa male, altre mi fa sorridere.
Posso solo dirti di non tenerti dentro niente perchè se lo fai un giorno gli argini cederanno e l’acqua ti travolgerà.Continua a scrivere e fallo per più motivi.Fallo per te, fallo per Stefano affinchè tutti possano sapere che persona stupenda fosse, fallo per coloro che leggeranno:tue parole arrivano al cuore e fanno stare bene molta gente.
Ho la strana e assurda sensazione di conoscerti e sono sicura che riuscirei a parlare con te con una semplicità per me insolita..Sappi che ti sono vicina e che ogni giorno anche solo per un attimo ti dedico un pensiero..
Non so se sei riuscita a capire ciò che volevo dirti..non è facile raccontare le fila di una vita in poco più di una manciata di righi..
Un abbraccio