Stella stellina, la notte s’avvicina…. Canto piano per non svegliarti, la voce roca per l’influenza e rotta dal pianto. Bambino, ma chi voglio prendere in giro? Non canto piano per non svegliarti, canto piano perchè ormai non ho più voce, perchè mi mancano le forze. Bambino, dove te ne sei andato? Mi manchi, mi manchi da morire.
Sai, è un po’ che ci penso. Se davvero esistesse una lampada di Aladino che contenesse un genio in grado di esaudire ogni desiderio, e io potessi esprimere un desiderio, anche uno solo, sai cosa chiederei? Di poterti riavere qui. Di poterti veder dormire tra le braccia di tua madre, la bocca sporca di latte e ancora attaccata al suo seno turgido. Ma è un sogno questo, solo uno stupido sogno. Arriverà presto la notte, e andremo a dormire senza nessuno accanto, e anche se passerò tutto il tempo sveglia, anche se continuerò a rigirarmi nel letto, questo non servirà a riportarti qui.
E allora basta, andiamo a dormire. Andiamo, chiudiamo le imposte, spegniamo la luce. Lasciamo che le tenebre ci avvolgano. Il buio attorno. Il vuoto dentro