Come stai grande uomo?
Come hai potuto abbandonare le tue donne, io mamma e Chiara non ce la facciamo più papà,non c’è verso.C’è ancora il tuo profumo in questa casa, i tuoi documenti in questo computer, c’è il tuo dopobarba e il tuo spazzolino in bagno… Non ti manchiamo un pò? Tu non vivevi senza di noi, e anche quella sera correvi per tornare a casa.Ora?Oggi è giovedi papà,Chiara aspettava che tu l’andassi a prendere in palestra e io sabato voglio andare a prendere l’aperitivo con te.Ricordi?Tutti i sabati io e te, l’aperitivo al nostro bar e poi tu che mi accompagni dagli amici o Luca che mi viene a prendere.Eri cosi giovane papà,abbiamo 20 anni di differenza e solo 18 con la mamma.Ho in mano una nostra foto, avrò 3 anni, quindi tu 23 e la mamma 21! Più che i miei genitori sembrate i miei fratelli.T u mi tieni sulla spalle e sorridi mentre abbracci la mamma… com’eravate giovani e belli papà.Con il passare del tempo il ragazzo bello dai capelli biondi e mossi e gli occhi occhi scuri e diventato un bellissimo uomo con qualche capello bianco che gli aumentava ancora di più il fascino.Come ridevi di quei pochi capelli bianchi, dicevi:Che vuoi piccolina, il tuo papy sta diventando vecchio.Non hai potuto papà,te ne sei andato a solo 42 anni.Sai che io e la mamma ti avevamo già comprato per natale quel cel che ti piaceva tanto, Chiara lo vorrebbe.E’ un pò piccola, dicevi ancora un paio d’anni, ma lei ci tiene perchè tuo.
Te l’ho sempre detto che ti volevo bene, anche quando non mi capivi e litigavo con te e mamma.Ma non c’è stata una sola volta in cui io mi sia sentita trascurata o poco amata.Ridendo ti dicevo che ti avevo rovinato la vita, che se non era per me ti saresti laureato e saresti diventato un bravo avvocato penalista, il tuo sogno.
Ma tu non volevi che nemmeno scherzassi su questo argomento.Mi dicevi che ero la cosa più importante della tua vita.Ricordo la tua commozione quando mi iscrissi alla facoltà di legge, ma anche la tua preoccupazione, pensavi lo facessi solo per te.Mi dicesti:Pensaci bene, piccola,non vorrei mai tu fossi infelice. Ci è andata bene papà,diritto è anche la mia passione.Ricordi come hai letto e riletto mille volte la mia tesi?Il 30 novembre però,tu eri in coma e io non mi sono laureata.Ti volevo accanto.A gennaio mi laureo e posso iniziare a dare gli esami della specialistica.Ma come faro ad aprire di nuovo un libro di diritto senza versare una lacrima per te?
Ce la farò papà,per te.Sarò la tua piccolina senza deluderti mai e nei momenti in cui sento di non farcela, stringi forte la mia mano, come facevi sempre, e dimmi che ci sei.
Ti porto con me, ora e per sempre!
Ti amo imensamente papy, mi raccomando abbicura di te.
P:S La dove sei cerca di essere un pò ordinato.sai com’è,la mamma non è ancora riuscita a trovare quella cravatta che ti aveva ragalato per il tuo comply!!