Vita, mia cara, è passato molto tempo dall’ultima volta che ho potuto scriverti, ma non ho mai smesso di pensare a te.tu lo sai. sono stato in Libano. i miei occhi hanno visto sofferenze atroci nei volti degli innocenti. ho iniziato a pregare non so bene quale dio, ho iniziato a pregare frugando nelle parti più buie della mia anima. ogni volta che finivo nei miei abissi e dovevo risalire cercando la luce, in quel fascio luminoso c’è sempre stato un pezzettino di te. come se tu avessi un’anima così forte e colma che un tuo solo frammento riesce a smuovere gli oceani, placare le tempeste, levigare le pietre, lambire le rive, schizzare desideri e commuovere tutti i granelli di sabbia contemporaneamente.
ma sei lontana, lo sei sempre stata, e lo sarai sempre. dentro di me ti tengo nel mio porto sicuro. fuori da me ti lascio libera insieme ai tuoi amici gabbiani. infondo io riesco a vederti anche quando non ci sei, come un faro nelle notti più buie. pesca a mani nude ogni istante di felicità, sventra con precisione le tue paure, riponi nel tuo secchiello la fiducia nelle tue capacità.sii orgogliosa dei meravigliosi castelli di sabbia che sai fare. e vita, mia cara, se puoi, cerca di fare attenzione con la tua paletta, a qualcuno non piacerebbe nessuno con tutti i denti rotti.