sai cosa?credo te la sia presa per lo “scherzetto” che t’ho fatto ieri.
tu, uomo della sicurezza, tutto impettito nel tuo ruolo di “tombeur de femmes”,è bastata un’occhiata, una frase provocatoria del tipo “cosa fai domani sera”,e sei crollato.
non hai perso tempo, e mi hai risposto “scrivimi il tuo numero di telefono su un pezzo di carta” tutto convinto.
durante il resto della mattinata, le occhiate di intesa si son sprecate.nonostante non fossimo soli, ogni istante senza un minimo di controllo era buono per potermi guardare con fare da seduttore consumato, e prima mi fissi negli occhi, poi le labbra, infine resti imbambolato sul mio seno.
quando ti ho detto che era tutto uno scherzo, non ho potuto vedere la tua espressione, ma mi sarebbe piaciuto.e molto.
stamattina ci siamo rivisti.con una scusa siamo ritornati sull’argomento, mi hai detto che mi vedi piccola e carina (mentre ieri mi avevi detto bella, e non ti sei certo fatto problemi sulla mia età),troppo ingenua e delicata, e che se fossimo usciti avremmo parlato e basta, perchè “eh, ho 33 anni, e poi son sposato”.
probabimente è vero che sono piccola, forse sono ingenua, ma non sono stupida.ieri volevi uscire con me, ed eri quasi eccitato, oggi prendi le distanze, dopo che t’avevo detto che era solo una provocazione.due più due fa quattro, e se la matematica non è un’opinione, il tuo orgoglio di maschietto ferito c’è andato di mezzo.
…dio, quanto mi fà ridere questa cosa non lo sai…