Da Magari un giorno per anonimo

Forse,
magari un giorno
mi piacerebbe poterti raccontare di tutte quelle volte in cui sono tornato indietro per riviverti, per riscoprire di nuovo quell’attimo in cui, sfiorandoti, non ho sentito altro che il profumo di te pervadermi.
Oggi ricordo che sapore ha la prima volta.
Ti ricordi di quel giorno?
Ci sono stato spesso, in fondo è lì che amavo rifugiarmi perché è lì che tu mi aspettavi, é lì che mi sentivo a casa perché é lì che sapevo di trovarti. Perché anche quando tu non c’eri, lì, eravamo solo io e te.
Cercavo di ricordarlo, sai? Di dimenticarmi spesso come in ogni notte senza tempo e in ogni mia parentesi di silenzio, tu, ci sia sempre stata.
Un po’ mi odio per questo.
Un po’, per questo, ti odio.
Come sei stata nelle mie illusioni e in tutto quello che è venuto dopo: qualcosa di cui non resta altro che un profondo senso di incompletezza, perché di te, tutto, ha avuto sempre un altro valore. E forse perché con te, tutto, é sempre stato, semplicemente, un po’ più di tutto.
Sei stata anche nel veleno che negli anni mi ha preso per mano, quello che ho lasciato mi trascinasse nella speranza di non sentire più il tuo cuore battere, e affinché offuscasse la malinconia nel vederti lentamente sbiadire.
Così ho contaminato la mia anima ad ogni respiro, perché credere in qualcosa aiuta a sentire meno dolore, o forse perché quel “qualcosa” é sempre stato soltanto una bugia che sono stato proprio io a raccontarmi. Questa è la prigione in cui ti ho costretta ogni giorno, anche se a ben vedere, le catene, sono sempre state soltanto le mie.

Mi piacerebbe poterti raccontare di quando, ancora bambino, ricordo di essermi addormentato e di essere stato in un angolo di mondo in cui i miei desideri più reconditi prendevano forma. Un posto in cui, quel bambino, non ha fatto altro che inseguirti da sempre senza sapere neanche da quando.Oggi so che quel mondo che non c’è era qui, immerso in un presente che mi ha travolto e poi sommerso da un passato che mi ha perseguitato fino a consumarmi. E nonostante ne siamo usciti distrutti, ora di te custodisco ogni attimo di luce insieme al buio più profondo, perché anche se vittime o carnefici, al vuoto più intenso preferisco la pace di un mondo, che in un modo o in un altro, è sempre stato soltanto nostro.
Questo è l’amore che un giorno mi ha scelto, quello che una mattina d’estate mi ha fatto svegliare con addosso il profumo della tua pelle, l’unica che in fondo ho abitato veramente.
Oggi so che in ogni istante, dovunque vada, nel mio specchio, tu ci sei e ci sarai sempre.
Un po’ ti odio per questo.
Un po’, per questo, mi odio.

Mi piacerebbe poterti raccontare del rumore del tempo in cui non sono stato nient’altro che un vuoto a perdere, quando di me non é rimasto altro che la parte peggiore perché il meglio ti è rimasto aggrappato.
Il resto è stato un susseguirsi di scorciatoie, diversivi dalla quale mi sono fatto inghiottire, plasmare. Eppure non sai quante volte abbia provato a cercare qualcosa che, anche solo lontanamente, ti sfiorasse.
In altre forme.
In altri occhi.
Ma tra la moltitudine di maschere che ho dovuto indossare, non sono riuscito a distinguermi, ad adeguarmi. Perché quegli occhi volevano sempre qualcun’altro, mentre quelle forme mi hanno lasciato, sempre, qualcos’altro.
La verità è che, da un certo momento in poi, ho pensato solo a nutrire le farfalle piuttosto che prendermi cura del giardino. Per questo non sono più riuscito a sentirmi limpido, trasparente, così obbligato in un riflesso di cui non hai mai avuto bisogno, perché tu sei la sola che è sempre riuscita a vedermi attraverso.
Oggi finalmente so il valore dei miei sbagli.

E mi piacerebbe poterti raccontare dell’uomo che sono diventato, nonostante la tua mancanza, allora, fosse più di quanto riuscissi a sopportare.
Nonostante, per tutto questo tempo, sia rimasto a guardare, inerme, i pezzi della mia esile personalità morti già da un pezzo.
Eppure, anche se ora rincorro una vita in ritardo, mi ritrovo a fronteggiare quelle debolezze che, in qualche modo, sei riuscita a custodire e preservare, anche da me stesso. Sprazzi di un’emotività e sensibilità che si trasformavano nel sussurro delle nostre emozioni complici, dirette, spontanee.
Per questo amarti è sempre stato così semplice.
Per questo, il mio cuore non ha mai avuto altra scelta.
Per questo è stato facile anche sbagliare.
Per questo, perdonami se non sono riuscito a lasciarti andare quando era il momento, per aver provato a trattenerti ad ogni costo, per aver combattuto, per noi, o per me, fino alla fine.
Perdonami per aver cercato di importi i miei desideri, per non aver compreso le circostanze, le tue paure, e per non essere stato in grado di ascoltare il tuo silenzio.
Perdonami se mi sono lasciato calpestare dall’ombra del tuo amore, per averti fatto entrare costantemente, per averti lasciato distruggere ogni più piccola briciola del mio amor proprio.
So bene che non volevi questo. Io, invece, avrei voluto solamente che mi amassi come chi resta, come in un tempo passato, un tempo che non ho mai conosciuto.
E ti prego, perdonami, se di amarti non ho più potuto farne a meno.
Nonostante alle promesse ci abbia creduto senza alcun dubbio.
Nonostante non abbia mai provato a dirmi che ti dispiace per avermi spezzato il cuore.
Nonostante per noi, il nonostante, sarebbe potuto esistere solo perché ero pronto ad amare per entrambi.
Ecco perché oggi l’anima non brucia più. Ecco perché, nonostante tutto, ti perdono.
Mi hai cambiato così tanto, sai? E per questo sono esattamente chi dovevo diventare. Chi volevo diventare.
La mia fortuna è che sia stata proprio tu ad amarmi. Perché in fondo, tu, sei sempre stata al di là dei miei stessi sogni, sei stata l’amore che ho sempre voluto respirare e tu, per me, sei sempre stata aria.
Perché nonostante abbia sempre saputo che l’amore è libertà, oggi so che quella libertà, in fondo, è anche la mia.
Chissà se un giorno riuscirai a sentire tutto questo, o se soltanto capiterai tra queste righe.
Chissà se queste parole potranno mai sostituire l’amaro della nostra ultima volta, chissà se basteranno per convincerti che ora sono pronto a lasciarti andare, e chissà se basteranno a farti capire che non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto quello che hai significato.
Eppure, mi basterebbe semplicemente tu sapessi, che in fin dei conti, anche se non sono più qui per te, ho mantenuto la promessa: “ho lasciato, per te, un posto nel mio cuore”.
Forse.
Chissà.
Magari, un giorno.

15 risposte Pagina 3 di 3

Immagine mittente anonimo
Da Anonima

Ho centrato il problema forse perché, tempo fa, ho vissuto una storia molto simile alla tua.
È rimasto il rimpianto di una storia non vissuta, ma la complicità di quei momenti vissuti insieme non l’ho mai dimenticata e restano ricordi indelebili nel mio cuore.
Il tempo aiuta a capire…e perdonare.
Credo si debba vivere il presente, lasciando andare il passato; solo così si può cogliere le possibilità che la vita ci riserva.
Grazie a te x la bellissima lettera.

Immagine mittente anonimo
Da Magari un giorno

Avevo immaginato avessi compreso per via del tuo vissuto. Per me ci sono voluti anni per mettere a posto i pezzi della mia anima, eppure sarebbe bastata solo un po’ più di consapevolezza, forse. Invece sono rimasto incastrato. Non so tu, ma in questi anni mi sono chiesto spesso se mai l’Universo mi ridarà la possibilità di riprovare determinate emozioni. Sicuramente, però, ho sempre sbagliato io nel cercarle dove non potevo trovarle.
Ora, invece, sono ben consapevole del fatto di come fosse necessario un percorso. Proprio per vivere quel presente di cui parli.
Perché se anche l’Universo tempo fa avesse voluto, probabilmente non sarei stato pronto e, forse, nemmeno sarei stato in grado di rendermene conto.

Immagine mittente anonimo
Da Anonima

Credo le storie si vivano solo ed esclusivamente quando siamo pronti ad accoglierle. Non sempre questo accade, x tanti motivi: l’amore si vive quando lo riconosci e la mente con il cuore sono liberi dagli scheletri del passato.E, in questo… da il suo contributo la consapevolezza. Ciao, in bocca al lupo x tutto.

Immagine mittente anonimo
Da Anonima
zona di Avellino

Ciao potresti dirmi l’iniziale del tuo nome.

Immagine mittente anonimo
Da Anonima e
zona di Napoli

Vorrei tanto parlare con te…vorrei che tutto quello che hai scritto me lo dicessi guardandomi negli occhi, chissà un giorno in un’altra vita…magari.Ti voglio bene non dimenticarlo mai, abbi cura di te.

Vai alla pagina

Scrivi la tua risposta

Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.

Torna in alto