Da Giulia per Cesco
Zona di Roma

L’altra notte mi apparve un angelo, il mio angelo. Era bello, vestito di luce e il suo sguardo dava sicurezza. – Perché piangi? – sussurrò. – Nulla – risposi – è solo un forte male al cuore che non mi fa dormire. – Stai pensando a lei? – mi domandò sorridendo. – E’ il mio primo pensiero quando mi sveglio e l’ultimo quando mi addormento – dissi sottovoce. – Cosa posso fare per te? – mi chiese. – Trasformarmi in vento – dissi. L’angelo mi trasformò in vento. Volai molto, prima di giungere a lei e, quando arrivai, attraversai i suoi morbidi capelli. – Angelo – dissi – ora vorrei essere pioggia. L’angelo mi accontentò. Mi trasformò in tante piccole gocce e bagnai le sue calde labbra. – Angelo, vorrei essere me stesso e corrergli incontro! L’angelo mi guardò per qualche istante e poi disse piano: – non posso. – Perché? – ribattei io. – Perché è scritto che sia così.. Cominciai a piangere. L’angelo mi accarezzò e non pronunciò parole. – Non c’è modo perché io possa stare con lei tutta la vita? L’angelo mi fissò, sorrise e mi trasformò in un ricordo. Io volai nel suo cuore e lì vissi PER SEMPRE.

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