Ho un cosmo dentro di me, vorrei parlare ma non ci riesco, quando lo faccio quello che viene fuori è una cripta. È sconnesso dal mio mondo, si adatta all’estero, si plasma come la luce sulle cose, ne descrive i contorni, mai l’interno. E sono solo, dentro di me. E forse una notte se si leverà il buio, aprirò la finestra, sentirò il profumo dei fiori colmare la stanza, il suono del vento tintinnare, e il silenzio farsi parola. Coprirò le distanze per tutte le vite che ci hanno reso stranieri. Vorrei che ogni volta che ti penso ti sentissi felice, così sarà per sempre, e per ogni volta che mi siedo al mio pianoforte, potessi udire la musica che compongo per te, per le parole che non so dire. Vorrei sentirmi normale e averti ogni giorno nella mia vita. È così che ti amo.